"Strangut"

Molto di più di un semplice spazio-gioco nel centro di Berlino

Arriviamo davanti a quella che sembra la vetrina di un negozio, su un viale alberato del quartiere Shoneberg, a Berlino. Ad accoglierci troviamo un'insegna, Strangut (Cose portate dal mare), leggere tende di carta, un invito, Le cose più belle sono gratuite, e la gentilezza della signora Ute, che ci porta in punta di piedi dentro, negli spazi di gioco.
Sono tre ambienti: la stanza della sabbia, quella della paglia, e il suo 'ufficio', il luogo dove si rifugia a giocare lei stessa e che apre ai bambini più grandi e agli adulti: una libreria di assi di legno e mattoni, un tavolo, una serie di cestini di vimini e strumenti musicali dal mondo (un grande xilofono, un vaso pieno di bucce di miglio in cui immergere le mani, un grande 'tamburo' concavo di metallo su cui far scorrere, suonando, palline di legno,...).
Restiamo a lungo tra la stanza della paglia e quella della sabbia, ad osservare in silenzio il gioco dei bambini; i genitori sono seduti ai lati delle stanze, e osservano, o a volte partecipano al gioco dei piccoli.
C'è un'atmosfera di grande tranquillità: sono i colori tenui dell'ambiente, la delicatezza di Ute e la bellezza degli oggetti a disposizione.
Nella prima stanza, grandi ceste di vimini ricoperte di stoffa contengono la sabbia, alcuni pensili alle pareti racchiudono in piccoli cassetti, tesori da scoprire, a terra e su bassi tavoli di legno i bambini giocano con bricchi, cucchiai, mestoli, setacci, ciotole, macina-caffè, imbuti, brocche, ... di metallo, legno, latta o ferro.
Sono oggetti di grande fascino, che hanno una storia, ma che richiamano all'ambiente e alle azioni del quotidiano.
Il distacco dai genitori non è richiesto, ma avviene in maniera naturale, perché sono l'atmosfera dell'ambiente e la semplicità degli oggetti che invitano a giocare.
Nella stanza della paglia una lunga asse di legno unita a due sgabelli alle estremità con delle corde, diventa una 'seduta a dondolo'; al centro della stanza un grande piano basculante su cui salire o far salire gli oggetti/personaggi, suggerisce giochi di equilibrio, così come la scala/spalliera sul grande 'letto' di paglia; paglia da lanciare, sentire, portare, cucinare,...
Alcune carriole di legno sono cariche di morbidi scampoli di tessuti e di pom-pon di lana, appesi anche al soffitto con degli elastici: "I bambini hanno bisogno, a questa età, di lanciare gli oggetti; sta a noi adulti offrire loro cose che non siano pericolose da lanciare".
Ute, durante il gioco, è silenziosa e attenta, sceglie quali oggetti mettere a disposizione e in quale ordine, offre qualcosa in più laddove un piccolo, raro, conflitto lo richiede, osserva.
Più tardi offre a noi la possibilità di giocare, facendoci ritrovare vecchie trottole di legno da far girare veloci con la corda, da raccogliere con il piatto...ci divertiamo.
"Quando un bambino non vuole andare a casa, gli regalo una piccolissima scatola piena di sabbia, da portare con lui".
Succede anche a noi, quella mattina, che torniamo a casa con nuove consapevolezze e nuove idee, rilassate ed ispirate.

NOTE:

Ute Strub è fisioterapista, insegna e tiene conferenze in tutta Europa, è stata allieva di Elfriede Hengstenberg, membro dell’associacione Pikler a Berlino e in Catalogna.
Ute ha stabilito fin dagli anni settanta un rapporto di collaborazione stretta con Emmi Pikler, con Judith Falk e Anna Tardos nell’istituto Loczy di Budapest, dove ha acquisito negli anni le conoscenze, il pensiero e le modalità che appartengono a questa visione della libertà e del rispetto nell’educazione dei bambini.
Con l’aiuto di Anna Tardos e di altri professionisti ha creato in Germania un percorso triennale di formazione-Pikler per professionisti, che è stata riconosciuta dallo stesso istituto Pikler.
Da alcuni anni Ute ha aperto in centro a Berlino il laboratorio di gioco ‘Strangut’, aperto alle famiglie e alle classi di nido, tre giorni a settimana.

DSCN1029.jpg
DSCN0973.JPG
DSCN1027.jpg
DSCN1026.JPG
DSCN0985.JPG
DSCN1034 (1).jpg