La metamorfosis del Espacio
Granada 29/30/31 Marzo 2017, Facultad ciencias de la education
La Fondazione Gualandi è stata invitata a partecipare al convegno organizzato dall’università di Granada il 29, 30, 31 marzo 2017 e a presentare la sua esperienza, nonchè organizzare un workshop di approfondimento.
Il tema affrontato in questi tre giorni è la metamorfosi dello spazio indagato in molteplici aspetti. E’ un “festival”, così lo definiscono, interdisciplinare tra arte, architettura ed educazione in un’ottica partecipativa, di contaminazione e di scambio.
Sono giornate con un’organizzazione intensa e complessa, che vedono la partecipazione di numerosi ospiti internazionali con professionalità diverse che condivideranno le loro esperienze attraverso molteplici modalità, dalle presentazioni frontali, a workshop, a laboratori, a installazioni e azioni performative.
Queste giornate vogliono essere impulso per un cambiamento nel fare educativo attraverso la metamorfosi dello spazio, dimensione intesa in tutta la sua complessità interdisciplinare che tocca numerosi aspetti, dall’architettura al corpo, passando per la luce, le sonorità, le narrazioni e che necessariamente, se così concepita, porta ad una trasformazione collettiva.
L’idea di metamorfosi dello spazio è strettamente correlata, in questa visione, all’identità individuale e comunitaria e alla sua possibilità di crescita e di sviluppo, in un’idea di tempo che abbraccia tutto l’arco della vita. Dall’infanzia all’università passiamo la nostra vita in luoghi educativi che, nella maggior parte dei casi, non sono sufficientemente pensati e preparati per accogliere la crescita e il pieno sviluppo fisico e cognitivo di chi li abita. Tanto la scuola dell’infanzia, quanto la scuola primaria, così gli altri ordini e gradi fino all’università, rappresentano luoghi importanti per bambini e ragazzi per far crescere le proprie potenzialità personali e per tanto, necessitano di essere spazi pensati, differenziati e stimolanti.
La Fondazione Gualandi, onorata di poter partecipare a questa “riflessione collettiva”, porterà l’esperienza della scuola dell’infanzia “Al cinema!” e del nido “Il cavallino a dondolo”, raccontando le motivazioni che stanno alla base delle scelte della Fondazione nell’intento di creare contesti inclusivi. Lo spazio sarà raccontato da un punto di vista fisico e architettonico, frutto di una collaborazione tra più professionalità e punti di vista, ma ancora di più verrà puntata l’attenzione su come lo spazio è in realtà in continua trasformazione grazie a modalità di lavoro che credono nella partecipazione attiva dei bambini nella quotidianità.
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